Ferro

La zincatura a caldo è uno dei metodi più diffusi per la protezione dei manufatti in acciaio dall’ambiente esterno.
La garanzia che il “ferro” non arrugginisca è data dalla protezione catodica offerta dallo strato di zinco, che in presenza di una scalfitura o di una zona non protetta superficialmente, avendo potenziale minore, si ossida al posto dell’acciaio.

Le norme tedesche (DIN 50975, pt. 2) definiscono questo processo come:“ il procedimento di ricopertura con zinco, per mezzo della immersione dei pezzi lavorati nello zinco fuso, cosicché tra il pezzo e lo strato di zinco si possono formare degli strati di lega ”.
Questa è la sostanziale differenza con gli altri tipi di zincatura, che consistono in una pura deposizione meccanica (metallizzazione) o elettrolitica di zinco sulla superficie, sistemi che però non assicurano una resistenza nell’ambiente normale o negli ambienti ostili alla pari della zincatura a caldo: la vita del manufatto è direttamente proporzionale allo spessore del rivestimento e dipende dalle condizioni esterne dell’ambiente.

La sabbiatura è un processo di pulizia che, per asportazione e senza danneggiare la superficie trattata, mediante l’utilizzo di graniglie di vario tipo e sezione lanciate a forte velocità, permette di riportare allo stato originario una superficie che a causa dell’usura del tempo (es.: ruggine), si è deteriorata. E’ un trattamento ottimale per recuperi di serramenti, termosifoni, oggetti in ferro battuto.

La verniciatura a polveri misto liquido/polveri è un sistema che serve ad avere un risultato migliore della verniciatura; essa si divide in più fasi:

PRETRATTAMENTO

Un’adeguata pulizia della superficie da verniciare è essenziale per ottenere un buon risultato finale. Per questo il primo trattamento dei pezzi finalizzato alla rimozione di olio, grasso, vecchi rivestimenti e sostanze contaminanti la superficie come calamina e ruggine avviene in un tunnel lungo 20 metri a 3 fasi, dove i pezzi sporchi incontrano fasi di lavaggio con soluzioni a caldo ed a temperatura ambiente. Questa operazione è ottenuta con pompe centrifughe che fanno circolare il liquido contenuto in una vasca sottostante. Una serie di ugelli posti su apposite rampe provvede ad eseguire l’azione sia meccanica che chimica del prodotto sui pezzi da sgrassare.

ASCIUGATURA IN FORNO
Dopo la prima fase di lavaggio i pezzi vengono introdotti in tunnel di asciugatura (forno a circolazione di aria calda), da dove escono perfettamente asciutti. Il calore prodotto da un generatore a combustione indiretta viene fatto riciclare all’interno della camera di passaggio dei pezzi, in una ventilazione distribuita su tutta la lunghezza del tunnel. Questa operazione ha una durata di 6 minuti ad una temperatura di 140° Centigradi.

APPLICAZIONE DELLA MANO DI FONDO

Questa mano di fondo serve ad avere un risultato migliore nella verniciatura perché fa si che la vernice si aggrappi meglio alla strttura.

ASCIUGATURA IN FORNO DI ESSICCAZIONE

APPLICAZIONI POLVERI IN CABINA

La terza fase del ciclo produttivo prevede la verniciatura. I pezzi precedentemente lavati ed asciugati entrano, a seconda del colore da applicare, nella cabina dove dei gruppi di pistole provvedono ad applicare la polvere sui pezzi. Al termine dell’operazione i pezzi escono ricoperti di vernice in polvere allo stato farinoso

POLIMERIZZAZIONE IN FORNO

Questa operazione permette al rivestimento di solidificarsi cuocendo ad una temperatura di 180/200° centigradi per circa 15 minuti, entrando il convogliatore in un forno a circolazione di aria calda, dove dopo aver percorso uno spazio proporzionale al suo tempo di permanenza. Usciti dal forno i pezzi percorrono una zona d’aria dove vengono raffreddati naturalmente.